Cosa si deve pensare dell’azione di Greta Thunberg ?
Intanto si ha l’impressione che sia eterodiretta. E’ difficile che una ragazzina di 16 anni, per giunta affetta dalla sindrome di Asperger, che ne rende difficili i rapporti con l’esterno, possa avere la lucidità mentale e la decisione che le permettono di fare tutto quel pò pò di casino.
E allora sarebbe meglio sapere chi sono esattamente quelli che la spingono e ne promuovono l’azione. Ma a parte questo, che tutto sommato non è fondamentale, è il messaggio che sembra fuorviante rispetto ai reali termini del problema.
Quando Greta afferma “…La biosfera è sacrificata perché alcuni possano vivere in maniera lussuosa. La sofferenza di molte persone paga il lusso di pochi. Se è impossibile trovare soluzioni all’interno di questo sistema, allora dobbiamo cambiare sistema …..” , dice stupidaggini senza senso e che sanno di un vetero-marxismo da classi alte. Il problema non è il lusso di pochi, ma la enorme quantità di consumo dei molti, anzi dei troppi. La spaventosa quantità di plastica che soffoca i mari, l’eccessivo sfruttamento delle risorse alimentari, la depredazione della fauna ittica, i cambiamenti climatici non sono dovuti al fatto che pochi ricchi consumano plastica e mangiano 20 volte di più degli altri, ma al fatto che ci sono 7 miliardi di piccole formichine che consumano, bruciano ossigeno, mangiano tutto quello che è mangiabile, defecano e vogliono consumare il più possibile di tutto quello che è consumabile.
Certamente la colpa è della classi dominanti. Il bandire nel giro di pochi anni, gli involucri di plastica non degradabile, la produzione di energia da carbone – come è tecnicamente già da ora possibile – è un problema di volontà politica.
Ma anche se tutte questi benefici e giustissimi provvedimenti fossero attuati che effetto avrebbero ?
Risolveremmo il problema ?
Assolutamente no. Ridurremmo, diciamo, del 30% l’inquinamento . Ma i vantaggi sarebbero vanificati nel giro di pochi anni dall’aumento della popolazione. Va affermato con forza che il punto fondamentale è questo: per la nostra sopravvivenza in primis, ma anche per la pura e semplice qualità della vita di tutta l’umanità, è necessario essere di meno. Se fossimo, come nel 1950, due miliardi di persone, la felicita’ media dell’umanità sarebbe enormemente maggiore e non avremmo nessun problema di inquinamento, pur consumando come adesso.
E’ questa la vergognosa ed inaccettabile colpa delle classi politiche, sociali e religiose della attuale umanità. Ci fanno correre incontro alla catastrofe senza nemmeno tentare di prendere l’unico provvedimento che ci permetterebbe non solo di sopravvivere, ma anche di vivere piu’ felici: persuadere o costringere la donne a non fare più di 3 figli. Anzi meglio due.
Due ultime notazioni non molto importanti in quanto sfiorano il gusto personale: Greta ed i suoi genitori (una cantante ed un attore) sono vegani.
Non è normale che si prenda a testimonio dei problemi dell’umanità una ragazzina handicappata e, chiaramente, delle classi alte privilegiate che non hanno necessita’ di lottare per la sopravvivenza ( se fossero poveri del terzo mondo mangerebbero anche le cavallette con estrema soddisfazione). Sono tipici atteggiamenti da intellettuali ricchi e senza problemi. Sarebbe stato molto più efficace se fosse stata presa a testimonial una ragazzina del Centro Africa, che sappia cosa è la fame, che viva sulla sua pelle questi problemi e che sia espressione della umanità nella sua forma più bella e completa.